CURRICOLI DI ISTITUTO

Premessa

Il curricolo di istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto. La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa. A partire dal curricolo di istituto, i docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all’integrazione fra le discipline e alla loro possibile aggregazione in aree, così come indicato dal Regolamento dell’autonomia scolastica, che affida questo compito alle istituzioni scolastiche. (Indicazioni Nazionali Nazionali 2012, p. 17).

Il curricolo è l’elaborazione dell’intero percorso formativo predisposto dai docenti dei tre ordini di scuola.

Esso mira al traguardo di competenza tenendo conto delle agenzie educative del territorio e delle risorse delle famiglie.

Si articola attraverso la programmazione per ambiti disciplinari nel rispetto delle Indicazioni Nazionali.

Il curricolo verticale definisce le azioni di recupero delle difficoltà, di supporto nel percorso scolastico, di valorizzazione delle eccellenze per la promozione del successo formativo di tutti gli alunni, adottando forme di didattica innovativa o alternativa, il potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio di tutti gli alunni.

La progettazione del curricolo verticale, nel rispetto dei diversi processi cognitivi e relazionale, facilita il raccordo tra i vari segmenti del sistema di istruzione e formazione.

In questa ottica, la condivisione, all’interno del curricolo verticale, delle metodologie didattiche e degli strumenti messi in atto per migliorare l’apprendimento degli studenti diventa strategica e irrinunciabile, scandita dal PDP e dalle pratiche indicate nei documenti che compongono il PTOF.

Lessico condiviso

Per affrontare un percorso progettuale comune, la condivisione dei termini chiave che si utilizzeranno nelle varie fasi di lavoro (nel significato loro attribuito dai principali documenti nazionali e europei) costituisce il primo passo per l’elaborazione di un curricolo d’Istituto.

Durante le riunioni della Commissione Continuità sono stati prese in considerazione le parole chiave collegate al curricolo e per ciascuna di esse si è estrapolato un significato condiviso.

Essere competente significa saper combinare in modo efficace e legato al contesto risorse personali (attitudini e interessi), conoscenze e abilità di tipo cognitivo, personale, sociale e relazionale per svolgere un’attività e/o risolvere problemi.

Le conoscenze sono il risultato dell’assimilazione di informazioni (fatti, principi, contenuti, regole, concetti, procedure, termini, …)

Le abilità sono il risultato dell’applicazione delle conoscenze per portare a termine compiti e risolvere problemi. Le abilità sono sia di tipo cognitivo che di tipo pratico.

La padronanza è il raggiungimento di un determinato livello di abilità e conoscenze in una specifica disciplina (base, intermedio e avanzato).

Continuità

Scuola primaria

La Commissione Continuità Infanzia/Primaria ha ritenuto soffermarsi sul CAMPO DI ESPERIENZA “ I DISCORSI e LE PAROLE”, analizzando le abilità e le conoscenze, riferite all’età dei cinque anni, in vista di una vera continuità di curricolo verticale, facendo riferimento alla realtà scolastica ( alunni…) attuale.

Si sono modificate e ridotte alcune abilità, previste dal curricolo esplicito per CAMPI DI ESPERIENZA.

ABILITÁ ( 5 anni ) (per ogni traguardo )

  • Rispettare i ruoli, i tempi, i turni negli intervalli verbali.
  • Produrre frasi con enunciato minimo
  • Stimolare ad utilizzare un linguaggio corretto
  • Stimolare ad arricchire quantitivamente il vocabolario
  • Confrontarsi, interagire, discutere con adulti e compagni..Esprimere verbalmente le proprie emozioni, i propri vissuti
  • Risolvere i conflitti con la discussione
  • Rispettare le opinioni altrui
  • Individuare suoni posti all’inizio e alla fine delle parole
  • Discriminare rime e somiglianze fonetiche
  • Giocare con le parole per trovare analogie tra suoni e significati
  • Ascoltare e raccontare brevi storie in semplice successione temporale (Prima – adesso-dopo )
  • Descrivere esperienze vissute
  • Inventare brevi storie partendo da uno stimolo
  • Sperimentare l’uso di termini linguistici diversi da quelli della propria lingua materna.
  • Decodificare messaggi verbali e non verbali.
  • Sperimentare il piacere della scrittura spontanea
  • Distinguere le parole scritte dai numeri
  • Formulare ipotesi sulla lingua scritta
  • Provare interesse per le tecnologie digitali.

Scuola Secondaria

CONTINUITÁ PRIMARIA/SECONDARIA


La Commissione Continuità ha elaborato una serie di indicazioni inerenti le competenze e i contenuti che si ritiene debbano essere presenti negli alunni nel momento del passaggio dalla quinta alla prima Secondaria.

Per quanto riguarda italiano si invita a porre attenzione a:

  • grafia leggibile, preferibilmente in corsivo, con rispetto della spaziatura tra una parola e l’altra ;
  • uso della punteggiatura: punto, virgola, due punti;
  • ortografia;
  • produzione di brevi testi scritti descrittivi e narrativi;
  • lavoro di gruppo;
  • esposizione orale di un brano letto, un’esperienza o un argomento;
  • rispetto del turno di parola


Per storia si deve tener presente che il programma di prima Secondaria parte dalla caduta dell’Impero romano e per geografia si raccomanda lo studio delle regioni alla primaria, non previsto alla Secondaria , dove ci si dedica allo studio dell’Europa fisica.


Linee guida nella didattica della matematica nella Scuola Primaria:


  • creare un clima di classe positivo nei confronti della matematica, per sfatare il preconcetto di disciplina “difficile e noiosa”;
  • fare proposte di attività vicine alle esperienze di vita reale;
  • proporre attività legate alla manipolazione di diversi materiali e alla sperimentazione corporea dei concetti matematici;
  • abituare gli alunni a verbalizzare scoperte e procedure, utilizzando un linguaggio sempre più specifico e simbolico;
  • proporre giochi matematici e situazioni matematiche “ludiche”;
  • agganciare le conoscenze matematiche ad altre discipline (es. scienze);
  • proporre diversi esercizi e giochi per allenare il calcolo a mente.


Contenuti essenziali richiesti agli alunni al termine della Scuola Primaria per matematica:


  • Conoscenza dei numeri interi e decimali: scrittura dei numeri in cifre e lettere, confronto di numeri con i simboli adeguati, scomposizione e composizione.
  • Conoscenza delle tabelline.
  • Operazioni con i numeri interi e con i numeri decimali; importante l’acquisizione della tecnica delle divisioni in colonna con due cifre al divisore.
  • Completamento di operazioni con uno dei termini mancante.
  • Divisori, multipli, numeri primi; in modo semplice, senza l’apprendimento dei criteri di divisibilità.
  • Frazioni: rappresentazioni e confronto.
  • Avvio alle percentuali.
  • Equivalenze con le unità di misura (non equivalenza tra misure di superficie).
  • Risoluzione di problemi con riconoscimento dati essenziali, mancanti, superflui.
  • Segmenti, linee, semirette.
  • Linee perpendicolari e parallele.
  • Angoli e loro ampiezza.
  • Concetto di perimetro: calcolo di perimetro di triangoli e quadrilateri.
  • Concetto di area.
  • Solidi: denominazione delle principali figure ed individuazione degli elementi essenziali.
  • Istogrammi.
  • Simmetrie.


I docenti della scuola secondaria sottolineano l’importanza di queste competenze:


Per sviluppare la capacità di sintesi ed avvicinare i bambini al linguaggio simbolico è opportuno che, nelle classi terminali, nella scrittura dei dati di un problema, la spiegazione sia anteposta al numero.

Gli studenti dovrebbero essere già avviati al corretto utilizzo di specifici strumenti come riga, squadra, compasso e goniometro.

Non è indispensabile l’acquisizione della tecnica delle espressioni aritmetiche.