STRUMENTI PER LA PROGETTAZIONE

Normativa

Guida alla compilazione del modello

Per la stesura del format dei curricoli verticali di Istituto si deve aver chiara la dicitura che ne compone le varie parti.


Competenze chiave europee


Si intendono quelle competenze necessarie per la realizzazione e lo sviluppo personale, per la cittadinanza attiva, l'inclusione sociale e l'occupazione.

Nel 2006 il Parlamento Europeo e il Consiglio dell'Unione europea hanno adottato una raccomandazione relativa alle competenze chiave, la quale individuava otto competenze chiave:

  1. comunicazione nella madrelingua
  2. comunicazione nelle lingue straniere
  3. competenza in matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
  4. competenza digitale
  5. imparare a imparare
  6. competenze sociali e civiche
  7. spirito di iniziativa e imprenditorialità
  8. consapevolezza ed espressione culturale

Le otto competenze chiave vengono declinate nel Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione, che dà origine alle voci presenti nel Modello di certificazione delle competenze al termine del quinto anno di scuola primaria e del terzo anno della scuola secondaria di primo grado.

Il 23 maggio 2018 il Consiglio dell'Unione Europea ha diffuso il documento recante le nuove "Raccomandazioni del Consiglio relative alle competenze chiave per l'apprendimento permanente":

  1. competenza alfabetica funzionale
  2. competenza multilinguistica
  3. competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria
  4. competenza digitale
  5. competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare
  6. competenza in materia di cittadinanza
  7. competenza impreditoriale
  8. competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturale

Nel modello "Curricoli", alla voce competenze chiave, vanno inserite le competenze implicate nella disciplina di riferimento.

Evidenze


Un curricolo strutturato sulle competenze deve prevedere comportamenti che testimonino il comportamento competente.

Si ricorda che i Traguardi "costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese"; in questo senso i Traguardi possono essere usati come evidenza.

Compiti autentici/significativi/di realtà


Dalle Linee Guida allegate alla CM 3 del 13 febbraio 2015: "I compiti di realtà si identificano nella richiesta rivolta allo studente di risolvere una situazione problematica, complessa e nuova, quanto più possibile vicina la mondo reale, utilizzando conoscenze e abilità già acquisite e trasferendo procedure e condotte cognitive in contesti e ambiti di riferimento moderatamente diversi da quelli resi familiari dalla pratica didattica".


Caratteristiche di un compito di realtà


  • deve riguardare situazioni reali vicine al mondo del bambino
  • deve presentare un aspetto problematico, qualcosa da indagare o da approfondire
  • deve consentire la collaborazione tra pari
  • preferibilmente deve coinvolgere più saperi
  • deve prevedere la realizzazione di un prodotto non banale
  • deve essere un po' più complesso delle risorse di cui gli alunni si avvalgono

I compiti di realtà si qualificano come autentici nel momento in cui sono contestualizzati nella vita reale dell'alunno e implicano la soluzione di un problema o una ricerca. I compiti così definiti diventano significativi per gli alunni che saranno più propensi ad impegnare energie e risorse in attività vicine ai loro interessi e alla loro quotidianità.



Livelli di padronanza


Le rubriche specificano i livelli diversi di complessità con cui i comportamenti si possono manifestare negli alunni e descrivono la padronanza dell'agire competenze in riferimento ai Traguardi.

Il livello 3 corrisponde alla fine della scuola Primaria, il livello 5 corrisponde ai Traguardi di fine ciclo.


Modelli